Mutismo Selettivo

Mutismo selettivo: CHE COSA NON DIRE AD UN BAMBINO ANSIOSO

17 Febbraio 2018

​Preoccuparsi è in realtà una buona cosa.

Capisco perfettamente che non sembra cosi quando vostro figlio o vostra figlia sembra preoccuparsi di tutto, dall’abbigliamento al cibo o quando vanno a scuola o non riescono a comunicare.

Ma lo sapevate che gli scienziati attribuiscono la preoccupazione come segno di intelligenza??

Preoccuparsi richiede un orientamento al dettaglio, si è più consapevoli alle ripercussioni e ci aiuta a pianificare il futuro.

Come genitori, ci preoccupiamo spesso per i nostri piccoli e anche per il fatto che loro sono ansiosi, ma voglio rassicurarvi che quanto più ti conoscete ed imparate sull’ansia, potrete guidare ed aiutare vostro figlio nel capire e guidarlo a regolare le proprie emozioni e preoccupazioni.

Pottenere iniziare insegnando ai vostri figli che la preoccupazione è in realtà un grande tratto che consente loro di proteggersi dal pericolo. Tutti si preoccupano. Infatti, abbiamo iniziato a preoccuparci fin dall’era primitiva. Ci ha mantenuto al sicuro dai dinosauri e dagli animali feroci.

CHE COSA NON DIRE AD UN BAMBINO ANSIOSO SUGGERIMENTO

L’ansia è una parola che ORA uso ora molto sia dal punto di vista personale che professionale.

Quando il bambino è ansioso molti genitori tendono a rassicurare o parlare in modo logico. Quando ciò non funziona c’è la frustrazione.

Oggi giorno non dobbiamo preoccuparci tanto di essere mangiati da un animale selvaggio tuttavia la preoccupazione esiste ancora nel nostro cervello e ci permette di proteggerci da situazioni spiacevoli o sconosciute.

Iniziate proprio con capire ed accettare l’ansia piuttosto che sopprimerla o dire NON C’È NIENTE DI QUALE PREOCCUPARTI… perché il vostro bambino ha paura. ..ma deve capirla.

MA cosa possiamo fare per alleviare le preoccupazioni e le ansie del nostro bambino ???

Discuterò di frasi che non sono utili e vi darò alcuni modi alternativi per aiutare il vostro bambino:

“VA TUTTO BENE NON C’E’ DI CHE PREOCCUPARTI. Fidati di me.”

Ma dentro il suo corpicino il cuore batte forte forte, le mani sudano e la pancina gira come una lavatrice. Non riescono a sentire quello che gli state dicendo.

Ecco cosa sappiamo: la risposta allo stress è calibrata nel nostro sistema nervoso come meccanismo di protezione concepito per attuare una reazione di reazione o fuga alle minacce. L’ansia imita questa risposta. Come tale, quando il bambino è ansioso, il nostro corpo produce un rapido flusso di sostanze chimiche che vengono scaricato nel corpo per sopravvivere. Ciò rende difficile pensare in modo chiaro e, successivamente, non sentono le parole di rassicurazione.

Provate questo: rispondete prima al sistema nervoso del vistro bambino, aiutandolo a calmarsi con una respirazione profonda. Prendiamo un respiro profondo e guardiamo le nuvole….. non concentratevi sul CALMATI… usate parole calme e direzionali-

Questo può distrarre la mente e il corpo dalla modalità lotta-o-fuga.

Fatemi sapere le vostre esperienze

Vi aspetto alla prossima…..

D.ssa Anna Biavati

Logopedista Pediatrica specializzata in ritardi del linguaggio, fonologia, mutismo selettivo e bilinguismo

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1 commento su Mutismo selettivo: CHE COSA NON DIRE AD UN BAMBINO ANSIOSO

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    Giulia 23 Luglio 2020 at 9:36 Rispondi

    Buongiorno dottoressa! È proprio vero… La respirazione che aiuta a rilassare il bambino funziona. L’ho imparato con l’esperienza, dopo tanti tentativi falliti in cui le parole servivano a poco. Sono mamma di una bimba di quasi 6 anni, da 3 in silenzio e l’anno scorso ci hanno diagnosticato una forma molto radicata di mutismo selettivo.
    Mi abbasso vicino a lei, alla sua altezza, le parlo sottovoce e le propongo di fare insieme qualche bel respirone… serve anche a me in quei momenti, dove lei si blocca e io devo mantenere a bada la mia frustrazione. Respiriamo insieme, lei visibilmente so calma e allora le mie parole riescono a raggiungerla, lei riesce a sbloccarsi e la soddisfazione è visibile sul suo viso. Al mare per esempio, su una spiaggia piena di gente, nel momento che deve trovare il coraggio di buttarsi in acqua con le sorelline.
    La ringrazio per i suoi suggerimenti, continuerò a seguirla con attenzione.

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