Comprensione

Difficolta' di Apprendimento

29 Marzo 2017

Recentemente ho conosciuto la D.ssa Simona Ratta’ che si occupa della psicopatologia dell’apprendimento e ho scoperto che abbiamo molto in comune. Entrambe amiamo collaborare con professionisti e genitori; ci piace divulgare informazioni attraverso i video e adoriamo il nostro lavoro.

La D.ssa Ratta’ offre un servizio di prima classe, chiaro per i genitori e si focalizza sul bambino. Questo avviene a 360 gradi perche la D.ssa Ratta’ crede molto nel lavorare sul come affrontare questa situazione e come supportare il bambino durante questi momenti. Il bambino e’ frustrato perche’ non riesce ad imparare con la stessa velocita’ dei suoi compagni e potrebbe anche avere una bassa autostima.

Lavorando con i bambini con disturbi del linguaggio, alcuni dei miei piccoli pazienti hanno anche riscontrato dei distrurbi dell’apprendimento. Sono rimasta molto colpita dall’ approccio usato dalla D.ssa Ratta’ e vi riporto alcuni punti importanti. Vi invito a visitare il suo sito, blog e  guardare i suoi video: http://www.odipa.it

I genitori spesso osservano che il bambino ha difficoltà a leggere, a scrivere, a fare i calcoli, è più lento nell’apprendimento e nonostante le continue ripetizioni, spiegazioni fatica ad apprendere queste abilità di base. Per esempio nella dislessia la lettura è lenta e caratterizzata da errori tipici.

Ecco delle domande iportaanti per capire il processo

Di Che fascia di eta’ si occupa?

Tratta bambini dai 5 anni (ultimo anno scuola infanzia) fino alla prima età adulta  (anche ragazzi all’università dislessici).

Come avviene la valutazione?

Nella fase iniziale le valutazioni sono dei veri e propri “percorsi”.

  1. Riguardano la valutazione dello stato degli apprendimenti del bambino (o dei prerequisiti dell’apprendimento nei prescolari) dunque abilità di lettura, scrittura, grafia, calcolo.
  2. A ciò si aggiunge la valutazione delle abilità cognitive di base dunque intelligenza, memoria, attenzione, abilità visuo-spaziali, prassiche, e così via.
  3. Infine la valutazione dell’autostima, dell’ansia e degli aspetti emotivi con questionari, osservazioni e interviste al bambino.

Come si procede?

  1. Colloquio clinico psicologico con i genitori (compilazione di schede per la tutela della privacy, consenso informato, raccolta di dati anagrafici, presentazione del problema, anamnesi).
  2. Osservazione comportamentale del bambino/ragazzo e valutazione psicodiagnostica con specifici test psicologici e neuropsicologici.
  3. Colloquio di restituzione ai genitori al termine dell’ultimo incontro di valutazione, consegna relazione psicodiagnostica e condivisione del progetto di intervento.
  4. Intervento: a seconda del tipo di disturbo o difficoltà riscontrata l’intervento si articola in cicli individuali di trattamento abilitativi/riabilitativi, di potenziamento e consolidamento dei prerequisiti e delle abilità per l’acquisizione della lettura, scrittura e calcolo, supporto nell’individuazione di metodo e strategie di studio efficaci, abilitazione mirata all’utilizzo di strumenti compensativi, percorsi di consapevolezza metacognitiva, indicazioni e sostegno a genitori e insegnanti per affrontare e gestire correttamente il problema.

In caso di Disturbo Specifico di Apprendimento è prevista la collaborazione con la scuola per l`elaborazione del Piano Didattico Personalizzato. A seconda delle difficoltà osservate inoltre è previsto il Parent Training con i genitori per potenziare le strategie educative genitoriali.

Sono sicura che saranno sorte molte domande e curiosita’…. non esitate di commentare.

A presto.

D.ssa Anna Biavati

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